Tra questi ulivi, queste viti, ed i cipressi
il sole estivo rallegrava i pomeriggi
i miei occhi acerbi fantasticavano tra i raggi
illuminati dalla gioia e dai riflessi
la vecchia villa, la colombaia, la torretta
i passerotti, il merlo, la poesia della civetta
allor sognavo che il dolce tempo si arrestasse
chiudevo gli occhi affinche' il mondo si fermasse
intorno all'aia c'e' il granaio, la grande stalla, il vecchio forno
e' gia' mattino e Ferdinando va a far l'erba
giulia fa il pane prima che arrivi mezzogiorno
gino e' in cantina sempre attaccato alla bottiglia
s'affaccia all'uscio al tocco e chiama il mio nome nonna Bice
volo di corsa giu' dal passo dei calessi
dal gran cancello io gia' la scorgo, e son felice
tra quelle viti, quegli ulivi, ed i cipressi.
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