Avanzo nel sonno,
gli occhi socchiusi e il gelo soffia,
appena poggio un piede
a ogni passo tremo,
scosso dall'inutilità delle mie azioni
o dalla loro convenienza.
Lascio il piatto e parto,
mi chiudo a dormire.
Felice,
finalmente distaccato:
l'incoscienza lenisce l'incubo,
lo stordimento cede l'attenzione
verso una pace minacciata dal giorno.