Vorrei guardarti negli occhi,tutto il giorno,e vedere abbassare timidamente i tuoi,lentamente e poi di scatto abbassarli anch'io.
E vorrei vederti sorridere,all'improvviso e vederti arrossire subito dopo. Vorrei vederti triste,quando ogni sguardo è forzato,quando vuoi solo abbassare la testa e chiudere gli occhi. E vorrei vederti ferma,di spalle, per avvicinarmi senza essere visto, e sfiorarti il fianco e correre quando poi ti giri.
Vorrei vederti dormire,con le coperte fino al ginocchio,il cuscino per terra,quando sei senza espressione,quando veramente sei felice o malinconica.E vorrei vederti svegliare, giri la testa piano piano, apri tante volte gli occhi, raccogli il cuscino e scendi dal letto, e con te la città e il sole e il cielo e gli altri.Vorrei vederti scrivere, con la testa bassa,ogni tanto quel solito capello davanti agli occhi.Una volta è capitato anche che per la fretta è caduta la penna, e rotola lungo tutto il foglio e si ferma di nuovo nella tua mano.E vorrei vederti seduta di fronte, con le mani sulle gambe e i piedi incrociati e quel fermaglio che bacia i capelli e balla con loro l'ultimo valzer.
E vorrei vederti aspettare, in quell'angolo, chiusa nel maglione per il vento e ti sollevi sulle punte di continuo come fanno le bambine che vogliono prendere sulla tavola un gioco e non ci arrivano.
Ma vorrei vederti anche piangere e restare sempre dietro per pregare affinchè tu smetta e poi avanti per capire se sono stato ascoltato, e mi accorgo che una preghiera si è già avverata.