scende in silenzio
d'una carezza lieve
a tratti bisbiglia
intorno coprendo d'ovatta
poi a passi felpati
ammanta
elegante
nei fiocchi a treccia
la dama bianca
ed è neve
che viene per noi
ancora bambini
mai vecchi
mentre corri
ansimando a scuola
borsa di cartone
sfondata
matita e gomma
un quaderno sporco
per strada
come eravamo contenti
noi compagni
solo d'un pupazzo
scopa in mano
carota al naso
e come vorrei tornare
alla vecchia stufa a legna
ai dispetti tra banchi
che non s'usano più
anche finire dietro la lavagna
ma veniva giù
tanta neve
che era una bellezza
noi in piedi
al cinema d'essai
stretti d'un brivido
per sempre
io e te
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