PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 16/01/2019
mancava la corrente
mentre nevicava
e guardavo fuori
a lume di candela
dai vetri sull’orto

poi tornavo alle tue mani
sulla madia
che impastavano
biscotti

allora
c’era pace nel cuore

oggi
torno in periferia
nelle stanze d’ operai
cassaintegrati
dove
ascolto
discorsi d’europa
e ragioni di crisi

senza confini
altri padroni
chiedono ai popoli
di stringere la cinghia
la povera gente risponde al bastone
con il mutuo impasta speranze
e vivaddio
siamo cittadini del mondo
globalizzato

ma senza pace
mi rivolto nel letto
pensando ai figli
disoccupati
senza futuro

mentre guardo fuori
di notte
palazzi in fila
di povera gente
che dorme da sempre

e qualcuno disegna
nell’ombra
una stella
a cinque punte
di sangue
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (4 voti)

Coinvolgente e sentita sulla pelle, per i miei figli e per i tanti figli, troppi, disoccupati

il 16/01/2019 alle 16:26