Se, secondo le aspettanze
puoi contar su una mano
quanto ti resta del tempo,
senza timore di sbagliare.
e sai del lento declinare
che ogni nuovo mattino
più affievolisce il mondo
ai tuoi sensi ottusi.
quando ancor son vive le voglie
e intatta e forte dimora la mente
sì che potrebbe forgiare il tempo
per nuove mete, e donne e vino.
se dato e avuto, senza calcolare,
tornano nei conti e non hai resti,
e tacciono i ricordi ormai pacati:
allora il momento è giunto di partire.
quassù tira forte il vento e senza nubi,
all’orizzonte germoglia un seme d’oro,
laggiù tutto è remoto, piccolo e buio:
é un magnifico giorno per volare.
allargo le braccia, poi un piccolo passo,
e vado giù a piombo, diritto e veloce
come un falco in picchiata, implacabile,
a ghermire il buio per trovare la luce.