Perduti occhi
nel violato mare
ove il dì
mi portò nebbia.
funerei passi,
voli di pietre e onde
in quel spazio
che divorò la mia mente.
terra marina,
umida..
rosa dall'acido vento;
vorrei un giorno
dormir tra le tue
infinite braccia.
mare,
amico dell'infanzia mia dolce
nelle profondità
dell'eterno abisso
conducimi..
tra pioggia e vento
tra uragani
e canali oscuri,
la'.. lontano
nel tuo ventre
verso la segreta primavera
che rinascere vedrò...