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Pubblicata il 24/12/2018
La luce
che or vedo
è nera, triste
più delle notti,
il cielo sembra oscurato
da una
gigantesca mano.

la mia anima
si trova racchiusa
in una cella umida,
.. ove .. la speme
fugge via
in preda a lunghi affanni.

vi è
un popolo silente,
d'infami ragni
che circonda
il mio essere,
tende le sue reti,
invano
mentre le campane
rintuonano
nella mia testa.

spiriti erranti
senza patria
lanciano atroci urli
verso il muto cielo,
gemendo, ostinati,
fuscelli in balia di un vento
impetuoso.. senza tregua.

vedo
sfilare lunghi funerali;
lenti, inesorabili,
dentro la mia anima
.. penetrano ..
la speranza piange,
vinta da un'atroce angoscia
che sulla mia testa,
il nero vessillo or posa...
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un testo che mette tristezza.....la vita non è poi così lugubre.....guarda il cielo, anche in esso si alternano momenti sereni ad altri nuvolosi ..... osserva ,con spirito diverso, le cose positive che ti circondano e, scaccia dalla mente pensieri negativi ......testo profondo e ben sritto....lieto "NATALE" Gabriela.

il 24/12/2018 alle 08:07