Partotita dal profondo,
germoglio rannicchiato con la
testa bassa
a cercare un appoggio.
gli anni a far da ricordo
di quel gambo testardo e con ragione
a voler sfidare il cielo.
Forte nel suo grembo
di mille creature di carne e di cose
spinge partorendo ogni volta.
tra orgasmi dimentichi del dolore,
legittima la sua venuta a creare nuovi mondi
sazianti,
dissetati da se stessi.
ritornata Terra vergine,
percepisce i suoi laghi in tutti i laghi,
e la forza del suo mare
nel mare condiviso.
somma delle somme,
sposata a sé stessa
non fa più differenza tra sogno e realtà.
susanna Deguidi