E siam divisi:
estranei!
grave affanno
la mente afferra,
ed il profondo
petto gela stridente
un rancor furibondo:
e qui
vi batte e domina,
implacato rodio,
e si rinnega
il voto fatto a Dio.
eppur t'invoco:
aiutami!
questo grido
nel nulla cade,
ché sorda sei,
o soave fanciulla
che fosti
agli occhi miei
... stupenda ...
solitudine mi coglie
ed amarezza
ed un cieco furor
che ti disprezza...
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