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Pubblicata il 15/12/2018
Ancor
io torno a fremere
su queste sillabe
che pur riportano
il tuo profumo, e battono
rigide e plumbee,
qual rito malico,
a stabilirsi
il termine
del sogno splendido
che fu nell'intimo
il vezzeggiativo principe:
come incantesimo
ridente ed unico.

mai più
vedrò rifulgere
fiorenti cespiti
su chine morbide
e a noi adulti
avvolgersi
le forme vergini
sorgenti in animo;
né sorbiro'
nel brindisi
il divo nettare che,
amante fervido,
per te nutrivo, autentico:
per gretto ostacolo
che affetto sbriciola.

rifittomi nell'iride
per nubi limpide
correvo fatuo
cantando
al raggio eliaco
il mio mirabile poema e,
credulo:
_, dicevo,
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Meravigliosa sillabe, versate con rispetto.

il 15/12/2018 alle 09:49