PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2018
Adesso, invece, mi trovo qui, sulla poltrona ove soleva sedersi mia madre
Luogo d'iniziazione, ove ella mi partorì, stringendo la mano di mio padre

Sono di ritorno dal cimitero dei Rotoli, ove, entrambi, riposano in pace
Fiori e preghiere anche per zio Masi, mentre, io, non mi faccio capace

Poi, mi è venuta una grande fame e son andato al Mercato San Lorenzo
Divorando quella "Norma al forno", ho intimato: "Chef, sei un portento"

I raggi del sole son, stavolta, fermi e rassegnati sul dorso delle mani
Nessuna riflessione, poichè già, il processo l"ho invertito, io, stamani
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Fai diventare poesia anche le cose della vita quotidiana. Bravissimo come sempre.

il 30/11/2018 alle 23:01

Nei ricordi: la purezza di un poeta! Bellissima armonia di versi! Un saluto

il 01/12/2018 alle 05:52

E' un onore leggere i tuoi, sinceri quanto belli, commenti! Grazie sempre, Cassiopea!

il 01/12/2018 alle 10:03

Grazie assai, Giuseppe! Ben Trovato! Saluti!

il 01/12/2018 alle 10:04

... sempre bravo, sir :)

il 01/12/2018 alle 22:19

Ben descritta ci si immagina il movimento la voracità nel tuo abbandono in un unico abbraccio alla vita passando dai ricordi bravo!!!!

il 02/12/2018 alle 08:28

Grazie, Gabry! Gentilissima!

il 02/12/2018 alle 10:06

Onorato dalle tue parole, Alessandro! Perspicacia gradita!

il 02/12/2018 alle 10:06

fino a un certo punto c'è tristezza, poi improvvisamente quello scatto di reni, lo chef....come a dire che niente può sopraffare l'amore per la vita....piaciuta

il 04/12/2018 alle 13:10

Grandissimo, Arturo! La tua perspicacia mi conforta! Grazie un milione!

il 04/12/2018 alle 15:03