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Pubblicata il 25/11/2018
Notte insonne e veglia di morte all'ingannevole voglia di vivere.
l'angoscia fa da cornice alla parte straziante dell'abbandono,
la tua presenza stabilisce la distanza,
il tuo odore si dissolve come l'incenso e il tuo silenzio muto rimane.
assurda la definizione, malconcia la spiegazione.
con la luce dell'alba la speranza ritorna ad accompagnare il sogno;
allora ricordi di te, adesso sai chi sei, proprio ora sconfitta è la solitudine.
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Mi spiace per le tue notti insonni, Delfina! Di positivo v'è che hai scritto una poesia sopraffina!

il 25/11/2018 alle 11:12