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Pubblicata il 24/11/2018
che fosse indemoniata da tempo sospettavo

sguardo torvo occhi luciferini brutta faccia

quel parlottar maligno tra se e se della gente

sconosciuta al suo passare del buio amante

della scura notte dei temporali e grandini

incurante della scrosciante pioggia lampi

tuoni la facevan gioire si ancora incerto

sospettavo la conferma all’improvviso ieri

lontan dal vial condominiale soffiava le foglie

un povero omarino a questo incaricato e nell’agir

tre foglioline sì tre tre foglioline proprio

a cader vanno sulla soglia del cancello suo:

urla urlacci gesta movimenti strani da questa

poi il malcapitato fissa e dopo tre parole strane

gli punta un dito e quello ecco in terra cade sì

in terra cade e li vi riman riman morto stecchito
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Appropriata e acclamata! Bravissimo, Rusticus! Bentrovato!

il 24/11/2018 alle 17:39