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Pubblicata il 19/11/2018
Cacciate fuori il dolore,
per tutte le volte che vi hanno negato,
per tutte quelle che all'ospedale vi hanno tagliato,
per ciò che di voi hanno ignorato.

cacciatelo per ogni schiaffone che vi hanno dato,
da ogni paura che vi hanno trasmesso,
da ogni cosa imparata a memoria.

fuori da ogni insegnamento che vi ha fatto scordare il vostro,
da ogni volta che é colato il sangue da sotto le spine,
per ogni volta che ve lo fanno vedere spacciandolo per amore,
per ogni senso di colpa perpetuato nelle vostre viscere,
servito da parole incoscienti.

fuori da inutili giudizi sulle vostre cose,
da voti senza coscienza,
da considerazioni che avevano lo stesso effetto di una pugnalata.
Da ogni volta che non eravate più uomini e donne "sacri",
ad ogni volta che chi lo ha dimenticato, l'ha fatto dimenticare anche
a voi.

cacciatelo dai ferri lunghi che hanno abusato del vostro corpo,
da quando vi hanno spogliato senza motivo,
nascondendosi dietro ad un camice.

da tutte le volte che non vi aspettavate la mano che offende,
che siete rimaste di ghiaccio
e che vi siete colpevolizzate per non aver reagito in tempo.

promettete di cacciare fuori il dolore,
immergetelo nel colore, cantatelo,
scrivetelo, così che essendo cosa di tutti
diventi cosa minima per voi,
e si sciolga nel nulla.

cacciate fuori il dolore
di ciò che vi hanno calpestato,
di ciò che non hanno mai visto.

cacciatelo, fatelo uscire,
trovate la breccia, lo spiraglio,
cercatelo con tutta la forza che avete,
ed anche se è poca, investitela,
perchè è di voi stessi che vi dovete occupare.

promettilo a me... così facendo, io so,
che l'avete promesso a voi stessi.

ecco che quando é uscito tutto,
lo spazio rimane
per essere la vostra stessa essenza.

Susanna Deguidi
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Ferri lunghi al pari di artigli e quasi sempre celati dietro ogni tipo di "camice". Quello più temibile è la cortesia, attraverso la quale il predatore riesce a demolire le difese. Ma c'è anche chi indossa la "pìetas" capace di attenuare il dolore che da soli non riusciremmo a buttare fuori, talvolta condividendolo per dimezzarlo. Accorato l'incitamento che si percepisce, riga dopo riga, al non lasciarsi andare.

il 19/11/2018 alle 15:22