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Pubblicata il 29/10/2018
Noi poveri
col cuore come una spugna
che assorbe tutte le acque
inopportune
con la bocca che mastica
con consensi forzati
il vento di tutte le sciagure
siamo costretti ad ammazzarci
per contenderci una croce
che ci porti un pò più in là
del tempo reale

una croce che tenga lontano
chi non vuol lasciarci dormire
distante dalla memoria
degli insulti

noi poveri
o ci crediamo o no
siamo costretti a pregare
oh! Dio dacci la croce giusta
consegna a noi la custodia
dei nostri guai
lascia che un fiore
nato per caso
sui nostri sudici resti
non venga calpestato
da distratti passanti
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da:Vite Contromano
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Siamo gli apostoli: di un Dio morente! A nutrirci: d'aria e stenti! Molto veritiera la tua poesia! Un saluto

il 29/10/2018 alle 05:50

profondamente vera e toccante verità.....

il 29/10/2018 alle 07:30