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Pubblicata il 03/02/2003
Luce pura, non ti sfiora ombra alcuna
quando ancheggi e sorridi
e nel sogno un cammino montano ascendi,
di stelle fatto e di pallidi meriggi.

Desiderio delle tue mani
e delle labbra chiare:
erano soffio di sandalo e di muffa.

Memoria d’inverno,
t’accucci nel letto
come cagna che geme:

solo un canto di dolore scende sul cuscino
e si pasce con me.

Non riuscirà il vento di scirocco
a spezzare il ruggire del pino marino.

Nitido,
sull’orizzonte assolato.
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A parte l'immagine della cagna,
per il mio parere,
tutto il resto è molto bello
dà un'aria di pace
e sembra proprio di respirarla
aria rara
e per questo molto preziosa.

Molto bella!

Con stima ed amicizia.
AIRBAG.

il 03/02/2003 alle 22:35

grazie di cuore del benevolo commento.
L'immagine della cagna è consustanziale a quella del gemito, del latrato triste come il ricordo di cose perdute e mai più ritrovate.
Csim

il 04/02/2003 alle 21:06

Bella

il 19/12/2013 alle 13:48