Mani afferrano la matita hb e il caffè
appena fatto, con gli occhi semichiusi.
sigaretta che al barlume antelucano
tra i denti si fuma da sola, e pensieri astrusi.
ritorno allo scrittoio a inondare fogli saturi.
ossessionato dalle scadenze imposte
per il nuovo libro incipiente, dall’editore.
ostentazione, riluttanza e le anelate risposte.
ecco come vorrei fossero i miei giorni altalenanti:
traballanti in mestizia e compiacimento, un
appagante sodalizio tra convulso pathos e contanti.