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Pubblicata il 09/10/2018
Ci salutammo con Amore non più vivo
un ultimo fatale errore.
eros volse in lontananza
lo sguardo
l'orizzonte fatto finito,
confinato entro un cuore di xanax.

un milione di piccoli pezzi.

ancorato alla Mia roccia
le mani mordenti e avide della tua altitudine
prossime alla vetta.
ingannai me stesso
non volli vedere la fragilità
di un illusorio diamante.
annegai nell'argilla rossa.

rosso.

lo stesso sibilante serpente uscì
come angelo;
dalle mie braccia
vittima di un gocciolio mortale:
il sangue per espiare la colpa
conquistarmi la pace.
reo confesso ottenni, il dono più grande
il perdono.

salvezza E ricordo

ricordai la vita vissuta
tra le palme
ciechi dell'imminente tempesta.

assaporai con nostalgia
le pagine lette guardandoti,
i fraterni abbracci
la dolcezza dei giorni.

le notti
a imparare ogni forma
e colore di te;
tra le mappe delle umane imperfezioni
navigavo nelle acque liete.

i venti la sobbalzavano
ecco
la tua mano protettrice.
ricordo di come la cercassi
tra le coperte e il buio erravo
stringendola a me
abbandonando i sensi con lei sul viso.

ora

eccomi!
la solitudine tra le lenzuola
corpi giacciono con me
fantocci sostitutivi di sentimenti
di carezze ed odori.
una grande menzogna
un desiderio inappagabilmente tuo.

futuro prossimo

aspetterò il tuo sorriso
veglierò il tuo viaggio.
guarderò la vita.

eccomi!
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