Vorrei renderti l’anima
E poi abbracci roventi
Ma l’anima tua già si è persa
Tra le pieghe fruscianti
Del nero mantello che indosso
Vorrei affogare la Vita
In fiumi bollenti di pece
Poiché nulla sarà come è stato
Udendo forte il richiamo
Di bocche sporche e voraci
Vorrei non credere ancora
In ciò che mi hai dato
Eppur questo Spirito freme
Mentre volo furtivo
Verso un altro rimpianto
Il tuo Signore mi vede
E sa che ho provato a fermare
Il desiderio perverso e la fame
Ma ho visto milioni di voci
Sibilando andarsene là
Da dove, nascoste, eran venute
Adesso so realmente
Ora conosco per certo
Che il senno di un giorno lontano
Non più grazia né aiuto concede
Inchiodato al legno dei sensi
Al fuoco notturno che ho dentro
Quando i corpi s’uniscono
E le dita tremando si toccano
Ogni parola è inutile e smessa
Di fronte al mio inganno
Ogni ragione, musica o verso
Sparisce al cospetto di un unico bacio
Dolce e persa stranezza
Non dirmi nulla
E nulla nel tempo dirai
Giacché il mondo è spietato
E la verità non viene mai detta
E ogni promessa si spezza