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Pubblicata il 04/10/2018
Spesse volte, per svagarsi, gli uomini di mare
imprigionano dei diomedeidi, grandi volatili pelagici
che accompagnano, svogliati compagni nel navigare,
l’imbarcazione col suo sciabordio sugli abissi tragici.
subito dopo averli deposti sul ponte di coperta,
codesti regnatori dei cieli, sgraziati e vituperevoli,
posano poveramente vicino accanto a resa certa
le imponenti, lattescenti ali, come remi arrendevoli.
quanto è tarpato e legnoso tale essere aligero!
costui, dianzi notevole, è così disarmonico e risibile.
qualcheduno gli tormenta con la pipa il rostro altero
qualche altro, claudicante, deride il malfermo flebile.
somiglia al ricognitore delle nebule il Verseggiatore,
che dimora nelle buriane e irride i plumbei nembi
ma proscritto nel routinario, in balia del dileggiatore
per via delle sue ali smisurate muove passi sghembi.
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