esci da quel recinto....
io non sono il tuo matador.

sono il mondo del canto
non quello del ferimento
sono il mondo della libertà
dei cancelli aperti
della scelta di partecipare.

sono l'arena della melodia
degli strumenti accordati
tirati a lucido nella serata di gala....
sono i piccoli suoni messi insieme
sul palco delle sirene.

sabbia, lance, grida
e sangue versato nei gesti
sprecato nella parole sgraziate
ignoranti nell'ignorare
....non sono la mia casa.

così esci dal recinto delle vecchie tradizioni
che abbisognano di incontrare quelle nuove
dove sono l'inizio, anche se ci sono sempre stata
del mondo di fianco che ancora non riconosci.

sono prima dentro e poi fuori.
sono anima, corpo, sentimento e ragione
sono la quinta : non più la quarta,
né la terza, né la seconda,
né la prima.

distillato di parole
di comprensioni lanciate per aria
nel sentimento nascosto
inspiegabile...zeppo di stupore.

esci da quel recinto
che ha visto tutto insieme la notte
nei desideri a metà
volendoli tutti senza il braccio che detta.

esci dalla mancanza della promessa
che sottintesa non rimane mai.
sii dentro tale promessa con lo spirito
sii nello spirito come un principe
che dal principio vuole attingere.

sii con me, e fuori di me
sii nell'arena del mio canto.
ascolta la mia sirena
che cura le tue ferite
che unisce la tua musica nel mio corpo
e la restituisce a te
come nettare degli Dei.

nell'oro della mia anima
che viaggia nel tempo del sogno
ritrova la tua promessa
come fosse un giuramento.

così che io possa ascoltarmi in te
e attraverso i tuoi gesti
nei quali trionfi indiscusso
ritrovarmi.

lì è la mia casa
lì é la nostra.

susanna Deguidi