PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/10/2018
Adoro l’odore salmastro che impregna le narici,
e gli occhi saturi delle parole che alloggiano
nel poema Isocronismo; e adoro non aver radici.
e su di una piccola barca da diporto videro la luce
pure i canti de Inumato fuorimano, che come varici
dei fiume poi espansi e ripresi in una successiva fase.
una sera all’ancoraggio un quartiermastro gattofìlo
m’ispirò i canti di Piazzetta Gattamelata: forse un dì
avrò il mio gozzo, anche se nella mia vita il drittofilo
per ora non fa sperare che il giornalmastro mi sorrida.
il capimastro che portava sempre la figliola all’asilo
mi suggerì l’antologia Opificio della Poeteria, ma
un inatteso blocco mi portò in casa con vista autosilo
nei pressi del Pschorr Garage per un periodo sabbatico.
qui il protomastro di un cantiere abile a farsi nemici
fra le maestranze con i suoi atteggiamenti scontrosi,
mi portò a partorire una nuova antologia tra gli edifici
affinchè la poesia non veda la morte di chi non vuole
morire: codesta chissà come arrivo fin negli uffici
del borgomastro che non riuscendo a pronunziare il
mio nome, durante una delle nostre passeggiate in bici
mi battezzò master dichter, ovvero Mastropoeta.
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...Caro Mastro, in tutta sincerità ho letto queste righe e devo ammettere, ripeto in tutta sincerità, che mi sono piaciute, in altre parole qualcosa è arrivato e si è fermato dentro di me...bene, veramente...però un appuntino te lo voglio fare, così un' altra volta prima di farlo pubblicare lo rileggi meglio..." codesta chissà come arrivo fin negli uffici"...(hai dimenticato l' accento sulla "o"...) ciao, Mastro, ci aggiorniamo...

il 02/10/2018 alle 19:25

Se qualcosa ti è arrivato, allora ho fatto il mio dovere...e ne sono estremamente lieto. Grazie, e grazie per l'appunto: io ritengo che la poesia sia vetro a caldo che hai dentro da modellare; e un errore come un accento è come una sbavatura su di un vaso

il 03/10/2018 alle 17:27