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Pubblicata il 27/09/2018
Avrei dovuto capirlo fin da che
giocavo gattoni con il mio gattiger
insieme al nostro supergattone Neve.
papà metteva il costume giallo-grigio
da supereroe e alle prime luci usciva
con un bacio e il passo lieve…
per non svegliare me e la mamma,
gatton gattoni fino al gatto delle nevi.
lo seguiva Neve con agilità gattesca
fin nel vialetto per guardarlo andare
via, poi rientrava dalla gattaiola.
un fragore come di saracinesca
ci svegliò un giorno… un trapestio,
e da quel giorno non rientrò più.
non sapemmo mai, ma il rigattiere
giù all’angolo non mostrò più da allora
in vetrina la sua preziosa mazzagatto.
stavamo in alloggio da un ex berroviere
finito in gattabuia, un bugigattolo, ma poi
papà fu trasferito tra Gattinara e Gattico.
e mi regalò gatto Mammone, spaventoso!
perché spelacchiato e monocolo, ma
un gattino tanto dolce da render gattofilo
anche il più elurofobico acrimonioso.
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