PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/09/2018
... che mute si allacciano alle mani
e giocosamente scrivono di fiabe
dove gli orchi arrestano l’ira
e le fate e gli elfi dei boschi
danzano sui verdi muschi…

Quando la notte dorme e tutto tace
come ogni sempre e per dispetto
esce fuori la voce narrante che, rispettando la tradizione, comincia come deve…

- C’era una volta
un brutto gnomo; scuro, peloso e brontolone

e c’era una bella principessa, il cui carnato faceva concorrenza alle rose del reame

... poi

c’era un principe, a dir poco, meraviglioso e soprattutto bono
talmente affascinante che quando passeggiava nel giardino fatato,
tutte le farfalle gli facevano la festa
Lui, era conosciuto come il principe dei falchi e l’amore per questi rapaci
faceva arrapare ogni donnola d’intorno.

Lo gnomo, un giorno brutto come lui, tentò di fare il filarino alla bella di corte ma non arrivava neanche alle sue ginocchia
e per questo manco fu visto! così che andò su tutte le furie
e… per raggiungere la vetta gli venne un infarto.
Non c’era nessuna buona fata che volesse correre a fargli le manovre di rianimazione perché
lo gnomo aveva l’alito fetido e il rantolo del fumatore, per cui… come in ogni storia che si rispetti
il brutto, sporco e cattivo… crepò… e con lui schiattarono tutte le malsane intenzioni.

Da quel giorno, nel reame tornò la serenità; Principebono e Principessarosa poterono riprendere
le idilliache passeggiate nel giardino incantato, coltivare i fiori, scrivere poemi, dipingere,
creare musiche celestiali… : il tutto, condito dall’Amore Eterno.

Secondo voi, vissero felici e contenti?
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Le favole fanno parte della nostra esistenza brava ,un saluto

il 27/09/2018 alle 11:31