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Pubblicata il 15/09/2018
Mi sovvengono le notti di Cafarnao
intessute di sbicchierate con i tuoi
casigliani Pietro e suo fratello Andrea,
giovanni e Giacomo figli di Zebedeo
e Matteo pregno di bacco con i suoi
pensieri amorali per quella piacente almea.
hai mai mentovato ai tuoi cugini Giacomo
e Taddeo delle nostre grasse libagioni
plenarie, con Bartolomeo rigurgitante
di nettare in occasione delle nozze di Cana?
di Giuda assuefatto ai dadi, e Simone troppo
emendato per ravvisare una serpe strisciante
nel Profeta… e l’artifizio della moltiplicazione?
sulle rive del Giordano un subisso di vitto
da cinque pani d’orzo e due pesci, pania
realizzatasi con la correità di Filippo e Tommaso
che dal lago Tiberiade condussero e orpellarono
nottetempo le pietanze, per tua vesania.
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