Sistemerò tutti i miei scritti
così da capire chi sono
intanto son lì
alla polvere del tempo
che macina sovrano
tutta questa gente che parte e che arriva
son chiuse le sale d'aspetto
e le fumerie d'oppio
quando le domande arrivavano
come farfalle d'estate
si apriva a volte una porta
entrava sempre un sorriso
o una maledizione
il mio presente sei tu
non attesa
madama dalle lunghe ciglia
tu che non chiedi nulla
chiedendomi tutto
appoggiandoti a me
a me che ancora domando di foglie, di mosche
di migranti uccelli senza più rotte
degli indomabili semi
nel tempo che è solo concime
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