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Pubblicata il 30/08/2018
Lupi solitari in genere si nasce,
raramente si diventa.
Il branco viene tenuto a distanza,
se ne conoscono
i comportamenti e le reazioni,
si imitano alcuni suoi meccanismi
ma non se ne avverte il calore,
non si condividono le gerarchie,
non si riconoscono le sue leggi.
Quando la pancia è vuota
si scende di quota
ma solo per sfamarsi,
consumando lo stretto necessario,
senza stragi di pecore e agnelli.
Del branco non si gradiscono
le cerimonie rituali,
che appaiono solo "celebrations".
Appena è possibile
si riguadagna l'alta montagna,
e molti, erroneamente,
scambiano tutto ciò per libertà.
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Il lupo, simbolo di voracità ma anche di grande padronanza di se stesso e del branco aspira ad esserne capo. ''Homo homini lupus''. Mi auguro che non tutti gli uomini agiscano solo in base al proprio istinto, sarebbe una tragedia.La poesia la reputo molto bella. Ciao.

il 30/08/2018 alle 20:59

Quella del lupo solitario è una felice condanna, una condizione che avvicina al divino. Ma la via da seguire è fatta di tante stazioni, come fosse una via crucis. "Eli, Eli, lama sabactani?!

il 31/08/2018 alle 09:27