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Pubblicata il 25/08/2018
I ritmati bip blu si ancorano
ai ticchettii d'opache sveglie
ed ancora rintocca
in questo scorcio di '61
un tardo analogico
perennamente balbuziente.
sul sestante di puro
zeiss uncinato
un reflusso neuronale
mi riporta ai tempi di rapina
ed all'assordante rullo compressore
della Prima Armata d'Urto
che s'arenò su mucchi
di smunte operaie
disarticolate nei ghiacci campi
di Prussia Orientale.
nei pugni adesso raccolgo
piramidi tronche di cristallo
striato dalle unghie e dalle nari secche
della divina Laika, la cedua,
l'unica eroina per cui son degne
le cadenzate note dell'Internazionale.
e nei lenti scorci d'orbita
mi chiedo a cosa possano servire
queste nuvole stratificate
se non potranno ombreggiare
la sua covata mai nata
e quale utilità potranno avere
queste albe rosse
se l'Ultimo Piano Quinquennale
scricchiola sulla faglia occidentale.
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