Di sera l'abitudine
è di azzittire la tv.
nemmeno poi da sveglia,
io non l'accendo più.
in assenza di frastuono
lascio la mente andare,
libera di viaggiare
tra ciò che ero e ciò che sono.
nel ronzio di un qualche insetto,
avverto trasmissioni interessanti
messaggi provenienti,
da un filo d'erba e da ogni animaletto
sento parlar perfino
questi monti dirompenti.
cerco la sintonia
con questo nuovo canale.
anche l'estate ha voce.
talvolta così forte da far dolere il capo.
e mi tappo gli orecchi, che strano
per non sentir caldo
ma invano.
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