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Pubblicata il 11/08/2018
È inconsistente e dolce come panna
la vecchiaia,
la lecca via la morte cosi veloce
e lascia il suo sentore di passata giovinezza,
dolcemente atroce.

È candida come d'infanzia,
quando sembianza,
di bimbo aveva questo corpo
che adesso si scola
come panna,
svelta, subitanea
quando la lingua non è svelta
a goderne di ogni goccia.

adesso.
in tempo.

È così soffice e lattea,
come quella via di stelle,
e quella marina spuma nivea
che si infrange al brillio di quattro denti
rimasti.
in ricordo di quand'erano trentadue perle ridenti.

ora son quattro,
ora è panna lieve sulle labbra
che hanno grinze e mai più rossetto,
va insinuandosi il dolce nell'unico foro
rimasto tra le risa varie.

un goccio di panna in quella carie.
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Come sei cupa caspita

il 11/08/2018 alle 14:09

La vecchiaia è tutto questo, basta non pensarci. Io non mi ritengo ancora vecchia ma diversamente giovane,prova a fare così anche tu.

il 11/08/2018 alle 22:22

È un'immagine generica Cassiopea, io non mi sento affatto vecchia :)

il 12/08/2018 alle 22:02

Cupa Ginni? A me sembrava rilassante :)

il 12/08/2018 alle 22:02

E' così difficile cercare di capire l'età degli scrittori quando non dichiarata. Per cui tralascio commenti riguardanti questo argomento che ha una deriva malinconica. Apprezzo molto il tuo componimento che risulta essere leggero come l'enunciato. Con un sotterraneo scorrere di humour.

il 15/08/2018 alle 19:51

In realtà Mariano, questa mi è venuta guardando un'anziana signora che mangiava un gelato poche sere fa e appariva contenta come una bambina

il 16/08/2018 alle 13:31