PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/01/2003
Buio, freddo,
l'anima mia leggera
palpita ad ogni curva.
La strada conosciuta
lievita attorno a me.
Il silenzio che mi accompagna
lascia la mente sgombra.
L'albero lì nell'orto
ora non è più solo,
piccole luci brillano
e sembrano abbracciarlo.
Poi d'improvviso ecco
la rocca assai gloriosa
cinta di mille luci
corona di bellezza
a illuminar quel Duomo.
La Torre che si staglia
in questa alba silente
mi dona ancor più gioia.
Etrusco che mi osservi
da secoli remoti
sono anch'io parte tua
e quivi
e poi per sempre
a riposar verrò.




Emozioni fantastiche provate alle 4,30 della mattina del 2 gennaio alla guida dalla mia scassatissima macchina verso Orvieto
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CI SONO STATO ANCHE IO AD ORVIETO,MA SAI COSA TI DICO,MI HAI FATTO VENIRE LA VOGLIA DI TORNARCI,MAGARI ALLE 4.30 DEL MATTINO ED A BORDO DI UNA SCASSATISSIMA AUTO.COMPLIMENTI.D

il 29/01/2003 alle 22:03

Complimenti.
Descrizione impossibile da non ..recepire;
mirata nella descrizione, avvolgente e coinvolgente.
Brava, voto 5 di rigore.
P.S.
O cambi auto o eviti di viaggiare alle 4,30 di mattina
Oscar yankee

il 30/01/2003 alle 00:25

Per cominciare ho una vecchia Y10, che era di mio figlio, parcheggiata ad Orvieto per potermi comunque muovere quando prendo il treno, e poi, come ho detto già io non sono davvero un poeta,e quindi non riesco a descrivere bene le sensazioni che provo, e quindi i vostri sinceri commenti mi hanno dato tanta gioia.
Vi aspetto davvero ad Orvieto, venite, non alle 4,30 di mattina , per carità!
Un very big kiss!!!

il 31/01/2003 alle 08:50