Mamma dai la vita,
bianco giglio del creato,
senza di te mamma,
son solo col mio fato.

mamma tu sei grano,
brillante chicco,
matrice di quel pane che fa ricco,
anche il figlio che ha più fame.

la mamma maltrattata era vittima d'infamie,
e si è rialzata spesso,
non è più che frammenti,
ma senza di te adesso,
sarebbero assetati,
 i tuoi figli e i loro sentimenti.

mamma senza gli anni,
passati assieme a te,
il parto non è nulla se non azione illogica,
bestiale e fisiologica.

la mamma abbandonata,
darà al suo bimbo poco
ma forte nei tormenti
non si farà problema,
a campar per lui di stenti.

 Quando non avevi nulla,
davi solo una carezza,
pero' con te era oasi
anche la terra nera e brulla,
e la tempesta subito si faceva amena brezza.

mamma, troppo spesso,
per leggittimi desideri,
chiamata meretrice,
 dai miseri
di cuore.

ma mamma che hai sbagliato con tutta integrità,
tu hai immenso valore
e sei bella ad ogni età.