La tua eco mi giunge
e scalfisce il mio pensiero
che precipita nel vortice del ricordo.
ancora comunicanti,
pur nella nostra assenza
a noi siamo presenti.
ma tu, cara, recidi questo filo
che ci lega e tiene in bilico le nostre
vite tra i due mondi, quello vissuto
e quello del sogno.
un equilibrio labile
tra due menti in sintonia
che non vogliono sentir ragione.
cara recidi questo filo, fallo!
laggiù è l'abisso,
forse cadendo ci tenderemo le mani
e stringeremo i nostri corpi
per dirci che non tutto è andato
perso.