Come componimento narrativo riecheggia il mondo della narrativa gotica nei suoi aspetti più truci e turpi. Il fattore 'misoginia' andrebbe analizzato conoscendo il vissuto del narratore ma l'enunciato è un sintagma che lascia spazio a circoscritte interpretazioni. E non ci è permesso sondare oltre, se non in forma deduttiva, che potrebbe contemplare, anche, una nostra proiezione.