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Pubblicata il 24/04/2018
Affamata al punto d’aver quasi cecità
una volpe,scorse
in un fitto cespuglio
due grossi frutti neri,maturi
e senza pensare,al cervello
parvero sconosciute leccornie
omaggiate dalla genialità transgenica
la quale tra gli animali ha acquisito
discreta conoscenza e accoglienza,
ordinò irruento con lampo l’azzanno
ma un colpo terribile
spiantò dalla bocca e cadde sasso
ogni dente alla regina delle furbizie,
il calcio di un asino a difesa
dei suoi vecchi testicoli
-Io come sempre passai per caso
ed ebbi modo di dire…
a nulla è valso l’esempio
della famosa mela che all’umanità
costò il paradiso,mai
bisogna cogliere frutti
in altrui proprietà
incuranti di chi vi è a custodia
e poi senza aver versato
con amor di fatiche
alla coltivazione,sudore
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da:Pietre e Utopie
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