Mi piacciono
gli indolenti meriggi,
lenti crepuscoli diurni..
l'intoccabile agonia.
l'eternità è dalle ore
scandita,
un tocco continuo...
fremere
spietato
del silenzio.
nei miei pensieri
vi sono spiagge,
orizzonti infiniti..
ma la vita
sento fuggir da me.
la paura m'assale;
ma non della morte,
essa di ogni uomo
è compagna.
il terrore
d'andarmene solo,
nel silenzio
impassibile del nulla,
privo d'amore;
questo pensiero,
sofferente
il mio giovane cuor rende.
addio
memoria dell'infanzia mia dolce;
addio
alla deriva senza ricordi..
vaghero',
sospeso nel nulla
per l' indolente insensibilità
piangerò.
le mie lacrime
diverranno nubi eterne,
soffici e lisci
disegni nel cielo.