ebbi per culla
un albero di pesco
e fui avvolta
in petali di rosa.
il vento amico
mi asciugò il primo pianto,
il sole mi donò un sorriso d’oro
che cadde e si fermò
negli occhi miei.
mia madre mi cullò
fra smunte braccia
ma carico d’amore era il suo petto,
e se il pane, in quei giorni, non bastava
mi saziavo
dormendo nel suo letto.
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a mia madre, nel sedicesimo anno della sua dipartita... Uscivamo dagli orrori della guerra, quando io nacqui.
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