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Pubblicata il 02/04/2018
Passeggiavi
spiegandomi tecnicamente
il nostro omicidio
ma eri dolce ugualmente
tu non sai quanto
nei miei occhi mai cresciuti
nelle mie arterie demolite,
non sarebbe stato produttivo
ne sensato
continuare
così dicesti
perchè tiravo in solitudine
corde analitiche
che neanche conoscevo.
su di me,
dentro me
quello che non credi,
d'amore mi consumerà la morte
e non la vita
sulle tua bocca,
sulle tue labbra,
sulla tua lingua.
tu sei la mia storia
forse nessuno ti amerà di più,
nessun sacro vincolo,
nessun amplesso quotidiano,
nessuna creatura adorata.
dentro me
quello che non credi.
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