un'anima afona
il cui corpo umiliato
si frantuma
contro quello scoglio
solitario
che immobile attende
lieto spruzzo
di onda sbarazzina
una melodia stonata
di un pianoforte
logoro di mestezza
che a bassa voce
saluta
la realtà perduta
un dipinto
a tinte tenui
che racconta
un amore
che mai ci sarà
un cavallo impazzito
che scalpitando
svanisce
nel sole
di una verde prateria
un raggio di luna
che illumina
il canto
di un uccello notturno
che anela
all'infinito
il poeta chi è?
quel timido
bambino
che a piedi
nudi
corre nel vento
di primavera
per inseguire
quell'aquilone di carta pesta
che ha
la sola colpa
di implorare
verita'