PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/04/2018
Vinta l'ira e riportato il petto
ad un respiro mite
appari tale e quale come sei.
Non curare troppo i tuoi capelli
che la raffinatezza sai
non sempre dona.
Lasciali al vento
quello che viene dal mare
e li vuole separare ad uno ad uno
come un assalto dove non c'è occasione di colpire
perchè non c'è motivo di combattere.

È chiara la passione di quel tocco
che non è mai impulso
ma ponderato slancio
le cinque dita come pettine, il più adatto
a suggellare l'attimo sereno.

Troppo preziosa l'innocenza
per darla in pasto al veleno dei serpenti.
Nuda l'anima, come vetro trasparente
a proteggerti da chi ha troppa esperienza
e non indulge.
C'è cura per te stessa lontano dalle gabbie
e dal raggiro quotidiano del futuro.
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Molto belle Arlette, queste parole , in cui si percepiscono la femminilità della consapevolezza unita al disincanto dell'uso. In questa atmosfera viola, paiono un insegnamento un monito, una ammissione. Da leggere e rileggere sfiorandole solo con la percezione.

il 01/04/2018 alle 06:33

Un monito a se stessi, Sergio. Se ci si avvia verso un sepolcro, ci si può stendere passivamente in eterno o cercare un ritorno. Se si sceglie di tornare si torna in due, l'essere che eravamo e quello che saremo. A noi averne cura. Grazie per le tue parole.

il 01/04/2018 alle 23:47

l'ho trovata solo ora e ne sono rimasto colpito...questa tua resurrezione è buona per tutti i giorni

il 21/05/2020 alle 10:45

Doverosa verso noi stessi questa resurrezione, e credo tu ne conosca per intero la portata. L'hai trovata, scrivi, e ti ci sei soffermato... spero che anche il tuo respiro sia oggi un po' più mite.

il 22/05/2020 alle 00:39

Girando su PH vado sul sicuro... arlette...qui trovo dolcezza, pacatezza, parole che vanno dritte al cuore la tua resurrezione è uno stimolo per non fermarsi. Grazie.Un saluto

il 31/12/2020 alle 02:23

C'è qualcosa che mi ha sempre attratto Fabio, sin da bimba, mi rendeva lieta la giornata anche se non riuscivo a capire cosa fosse. Oggi so che si tratta della pacatezza, così rara in questa vita, e se tu la riscontri fra i miei versi, significa che in qualche modo l'ho fatta mia. Un commento è anche questo, scoprire qualcosa di sé attraverso le parole di un'altro essere umano. Buon anno in serenità.

il 04/01/2021 alle 17:20

"Un altro" è la forma corretta, la nostra bella lingua merita attenzione.

il 04/01/2021 alle 21:12