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Pubblicata il 25/03/2018
Il progresso è inarrestabile
il lavoro è troppo per pochi
e niente per tanti che lo cercano per rifiutarlo,
tutti votano il passato nel futuro
per lamentarsi nel presente

nelle campagne desolate
non c'è più l'allodola
le sue aureole ereditate dai corvi
il canto dalla televisione
il nido da una bottiglia vuota

i contadini spandono concimi
ceci del diavolo a punire
la miseria inginocchiata

la gente si parla coi motori
e con pezzi di specchio che non riflettono,
domande e risposte sono identiche
e tanti le scrivono per leggerle senza pensare
magari solo per interloquire
di spalle con se stessi

sui tetti,padelle senza fuoco
col calore degli insulti
friggono metalliche voci
e le servono ai fossi nei divani

incenso ovunque
e omelie ad alibi del destino
e le bombe a diffonderle
più veloci nello orecchie
in un mondo a parte con le cuffie

un taràssaco fiorito nelle crepe dell'asfalto
a ricordare che la natura vince sempre,
con due foglie fa le corna
a scarpe senza padrone
e a copertoni sfuggiti ai cervelli
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da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
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Non solo vale la pena di leggere questo tuo componimento. Penso andrebbe diffuso e discusso nelle scuole.

il 25/03/2018 alle 22:38

grazie...michael

il 25/03/2018 alle 23:22

L'ultima strofa dice tutto , ed e' per questo che la natura va gestita come vuole lei noi la dobbiamo accompagnare, un saluto e sempre bravo

il 26/03/2018 alle 11:26