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Pubblicata il 14/02/2018
Cupido le tue frecce
hai tutte consumate
scocca l'ultimo strale
che colpisca questo
mio cuore afflitto.
la sera vuoterò coppe
con gli amici
scaccerò i pensieri
sospesi nel buio della notte.
mentre le pene ancora dormono
intonerò un canto
e tu giovane angioletto
lo porterai all'orecchio
dei giovani amanti...
al loro cuore presto
sarà inferto il tuo dardo.
nasceranno germogli
in questo giorno d'amore.
tu sei il sole, l'aria, la vita.
cupido ad ogni tua ferita
sparisce il patimento
e l'animo si acqueta.
si desta l'amore e lieta
la stagione
dolci brezze ci porta.

mirella Narducci
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...Versi delicati che la Poetessa intona implorando Cupido di volgere l' attenzione al proprio cuore afflitto, sicuramente dalle pene d' Amore...ma l' emozione egoistica non le appartiene e quindi rivolge una preghiera al giovane arciere in modo che vada a colpire con le frecce d' Amore dei giovani amanti e rinsaldare così le loro anime...aspettando le dolci brezze dell' Amore la Poetessa si protende verso il Sole, l' aria e la vita...; baci da Romeo.

il 14/02/2018 alle 18:09

Romeo che belle parole, stupenda la definizione "giovane arciere" Io volevo chiamarlo anche "putto innamorato" o "amorino" poi ho scelto angioletto perche ha le alucce ed è piccino. Grazie Rom non mi dire che non sei andato a leggere la mia ultima prova creativa? Ciao un bacio smak

il 15/02/2018 alle 00:18