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Pubblicata il 25/01/2018
Varcai le soglie dell'infinito
la'..ove lo spazio diviene tenebra
affidai le mie ali al vento
ma esso
ostile strumento del sacro
mi sospinse negli inferi
profondi
remoti
blasfemi..

vago
alla ricerca di quel che ero
oscuro spettro
dominante il mondo.

il sacro vessillo
allor
si rese ostile,

caddi, qual angelo nero
affogando il mio dolore
nell'infernale abisso.

angelo o Demone
chi sono..
qual potere
mi è stato donato

scruto il passato
vedo il presente
sento il futuro
stregone senza patria né tempo
vivo
osservo quel
che non mi appartiene

l'oblio mi assale
i ricordi si dissolvono
qual fumo sospinto
da impazziti eoni.

la mano traccia
l'essenza oscura
della mia anima
che
attende
il ritorno del principe nero.
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