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Pubblicata il 15/01/2018
"Almagro, Almagro de mi vida,
tù fuiste el alma de mis suenos.."

tu fosti il sogno folle

che si vestì di gemme e non era

ancora primavera, era un febbraio denso di bruma

quando mi apparisti in sogno,

era un febbraio nero

che vestiva una livrea corvina

come il nero corvino dei miei occhi abbagliati

mis suenos

alma de mis suenos

follia lucida e sfibrante

follia ragionata e temuta

incantamento di occhi e di tenebra

di nebbia e di sole argentino

di bruma e di castelli merlati di silenzi.

tu, cavalcando il destriero del desiderio

mi portasti nel folto di un bosco

a bere le gocce di brina che stillava

dalle foglie degli aceri..tu mi dicevi

” bevi mia amata”

donna sognata, donna de mis suenos.

donna tanto attesa nelle notte di tenebra,

squarciata dalla punta affilata

dalle lame lucenti delle ossidane

che stringo nelle dita

da una vita…

*da un verso letto chissà dove..."
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'Almagro, Almagro de mi vida' Tango del grandissimo Carlos Gardel. Si parla degli anni trenta, il ritmo scende dentro con tutta la forza del barrio di nome Almagro. I suppose

il 15/01/2018 alle 20:05