Una sfumatura dell'essere poeta come lo intendono in molti, i poeti stessi,secondo una lunga tradizione...la caratterizzazione del poeta quasi come un emarginato dalla società che vive tra genio e sregolatezza in un mondo di sogni.Eppure la Poesia ha una forza pregnante di cambiamento e innovazione... Molto apprezzata!
Ecco, presi in giro dal loro stesso cuore ci sta. Il resto…la boheme è trascorsa e l'assenzio lo bevono solamente quelli che vogliono far finta. Non siamo così, ragioniamo, eccome, forse più di un matematico della Normale di Pisa. Almeno lo spero da questo PC con tutta la Rete a disposizione.
Eh Mariano..un po' di Boheme si respira oltre il tempo...forse.. Ho detto ubriachi di parole ,non di assenzio ...Poi che si tratti di una visione incompleta...ci mancherebbe...Non volevo dire che i poeti fossero dementi,certo che ragionano...ma un pizzico di follia e irrazionale nella poesia deve restare altrimenti diventa artificiale quanto e più di quelli che fingono bevendo assenzio...my personal opinion :)
I poeti.. illusi da una vita matrigna, ma al tempo stesso ribelli.. Bella, complimenti
Grazie.Forse feriti dalla loro sensibilità...Così mi.sono sembrati alcuni di loro...
fragili lo sono sempre stati, è anzi una precondizione per esserlo, il guaio è che oggi sono inutili, ed è così che vengono guardati, e questa è la vera tragedia...grande sabyr