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Pubblicata il 01/01/2018
Vecchio Anno

sopra il villaggio pallido di neve
scesero lente l'0re:12 tocchi
fendettero il buio e il vento
,come musica,li disperse
nel vicolo d'argento.
una finestra allor s'illumino'
una s'apri',un'altra,ancora,
come sole brillo' e per magia
l'attesa si fece allegria,
la gioia prese il sopravvento.
in quella notte del 31 dicembre,
l'anno vecchio scolerendo lento,
s'incammino' infreddolito e stanco,
avviluppato nel suo manto bianco.
cerco' allor la sua stella una fanciulla,
un vecchio mormor' "Grazie, mio Dio",
un uomo alzo' la coppa di bollicine
che fecer d'oro la notte fredda e brulla.
e baci,canti, ghirlande di voci.d'auguri,
intrecci di sguardi e mani,
scossero la pace grande del villaggio,
fecero brillar la neve sui rami.
poi tutto tacque.Tacquero le voci,
i suoni, i canti.Tacquero le ore
e l'anno nuovo piccolo,gioioso,
con una ruga e un sorriso,
insieme a noi,inizio' il suo viaggio.....
m.c.I
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