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Pubblicata il 12/12/2017
La notte, oblio a rate
e il giorno il tempo per pagarle

i sogni,timidi
hanno bisogno dell'oscurità
per non vergognarsi,
si spogliano sui tetti
e danzano per le stelle
sperando di sposarne una giusta

gli orologi al buio
s'innamorano delle fate
e gelose le lancette litigano
ma c'è sempre una campana
a redarguirle sotto il sorriso della luna
che schiera le sue ombre
a spaventare anarchici pensieri

la notte,mare nero dell'anima
in cui nuotano i ricordi
e alcuni emergono dagli abissi
approdano alla coscienza
bussano agli occhi
che li annegano col vino

la notte,è il giorno vestito a lutto
coi ceri del cielo elabora i dolori
e all'alba festeggia coi rumori

la notte, il gufo scatta le sue foto
l'appende alla bacheca dei presagi
ma c'è sempre un cuore impazzito
a renderle falò per un amore
che nelle tenebre ha perso la sua strada
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da:Sorrisi Pignorati
www.santhers.com
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bellissima, splendida........

il 12/12/2017 alle 07:18

E' leggera come una fiaba letta prima del sonno con tutto ciò che le fiabe contengono. Si sa che le fiabe sono piene di cose molto oscure ma anche di bei sogni e di gran bei finali; purtroppo qualche risveglio li dissolve. Immagini, metafore? eleganti. Io l'ho letta così.

il 13/12/2017 alle 22:26

+++

il 15/12/2017 alle 10:47