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Pubblicata il 10/12/2017
Un uomo sulla vetta
guarda in basso
osserva le foglie del melo
che oscillano.
l’aurora gli porta il frenetico
canto del beccaccino.
chiunque può sedersi accanto a lui.
un soldato, un mercante
un principe, un prelato.
consumano insieme il breve destino.
parlano lingue diverse
in un deserto di parole
che sfumano in una tiepida corrente
di sillabe che annegano
nella logica del tempo.
non si scende dalla montagna
spariti sono i frutteti
solo dune e aridi deserti.
nella polvere c’è una caverna
dove un Dio si nasconde
e deve ancora nascere.
impietrito l’uomo
impaziente nel silenzio
attende lo strano bagliore
che attraversi i raggi del sole
per finire in una notte buia e Santa.

mirella Narducci
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