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Pubblicata il 06/12/2017
Che nella Luna,
ò in altro Pianeta
si generino ò erbe,
ò piante, ò animali
simili ai nostri,
ò vi si facciano
piogge, venti, tuoni,
come intorno alla Terra io non sò,
ma per comodo degli huomini
nascono i cavalli,
per nutrimento de' cavalli
produce la Terra il fieno
e le nugole (errabonde) l'adacquano.

Quindi ascolta, tuo malgrado,
lo strascico secco di serpe
che d'inverno in te ròse
fogli e muri macchiati di me
e colò giù viscido e rapido
d'un color verde grigiastro
che perse nel flebile
quel sospiro tuo
d'atomica amante.
ora a nulla serve
la tua proliferazione
costretta a portare cibo
nelle sale del pranzo
e sopportare i rivoli del sudore.
i tuoi Dei remoti
piangono con te
e secche sono le loro labbra
non prendono cibo.

Gli Elementi si alterano
e si corrompono,
perchè si toccano
e si mescolano tra di loro
ma i Corpi Celesti son separati
dagli Elementi, dai quali
non son ne anco tocchi.

(la prima e seconda parte andrebbe in corsivo)
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insomma è come dire "so solo affari nostri..."mi è piaciuto il linguaggio ed il messaggio

il 07/12/2017 alle 16:37

Molto bella questa contaminazione di linguaggi, talvolta l'ho usata anch'io in altri testi qui non passati. Il linguaggio della consunzione e dei determinanti questa non ha tempo o forma espressiva; avviene e basta, malgré nous, che il più delle volte, che significa sempre, siamo impotenti di fronte ai Potentati terracquei o iperuranici. Temo sinceramente il Peggio

il 09/12/2017 alle 14:54